Il progetto delle opere cementizie interessava una superficie di c.a. mq. 25.000 all’interno della quale era stato richiesto un abbassamento di falda di c.a mt.5,0.

Per la progettazione definitiva si è dovuto ricorrere non solo allo studio dei moti di filtrazione e dei parametri idrogeologici delle falde acquifere presenti nell’area d’intervento, bensì all’effetto che il sistema di dewatering avrebbe prodotto nelle aree circostanti, con la specifica intenzione di salvaguardare il bacino idrico dell’intera zona dall’effetto dei coni d’influenza del pompaggio e dalla possibile infiltrazione del cuneo salino.

A tal proposito sono state dimensionate e realizzate due lunghe trincee drenanti che raccoglievano l’acqua di mandata del sistema di emungimento per far si che i livelli idrici a tergo del pompaggio non risentissero dell’effetto dello stesso durante tutto il periodo delle lavorazioni.

Sono state installate 7 stazioni di monitoraggio in continuo collegate con Datalogger e trasmettitori GSM per garantire una immediata verifica sull’intera area.

Questa tecnologia ha permesso di registrare e controllare in continuo tutte le variazioni dei livelli dell’isofreatica e dei cloruri disciolti nel liquido, in modo che si potesse intervenire per la registrazione del pompaggio laddove i valori non risultassero coincidenti con quelli desiderati.

La metodologia riguardante la tecnica di installazione dei sistemi di pompaggio è stata scelta in funzione della natura litologica dei terreni presenti nel sottosuolo, riconducibile a sabbie pulite di medio e grosso diametro.

A tal fine si è proceduto con l’installazione con tecnica ad idrogetto consistente nella messa in opera dei wellpoint attraverso l’utilizzo di pompe jetting ad alta prevalenza.

Complessivamente per la realizzazione dell’intero cantiere sono stati installati oltre 4000 filtri wellpoint per sabbie e sono stati utilizzati circa 2000 metri di collettori di aspirazione e 5000 metri di tubazioni di mandata, oltre un enorme quantità di raccordi, curve ed accesori al funzionamento dei sistemi di pompaggio.

Tutti i sistemi di pompaggio erano muniti di pompa elettrica da 6″ auto adescante vuoto-assistita collegate a 14 generatori di corrente da kWA 130 muniti di quadro comando automatico per il funzionamento in emergenza.

Le fasi dell’installazione sono state predisposte e realizzate tenendo in considerazione le esigenze del cantiere, nella prima fase sono installate 12 stazioni di pompaggio intorno all’intero perimetro dell’area di scavo ottenendo un primo abbassamento di c.a mt.2,0 del livello isofreatico.

Propedeuticamente alle attività di dewatering in alcuni parti del cantiere si è dovuto procedere con l’installazioni di palancolati metallici al fine di rendere possibile l’esecuzione degli scavi in vicinanza ad alcuni manufatti presenti limitrofi alla zona d’intervento.

Sono stati eseguite file di palancole metalliche anche a sostegno delle gru di cantiere che avevano la necessità di essere installate a ridosso degli scavi vista la rilevante distanza tra il perimetro ed il centro scavo.

Nella seconda fase sono state posizionate ulteriori 16 stazioni di pompaggio appoggiate sul nuovo piano di scavo creato alla quota di mt.-2,0 dall’effettivo piano campagna originario.

Questa fase è stata affrontata in due modi differenti relativamente all’area Economale del Nuovo Ospedale che aveva dimensioni più ridotte e per la quale si è provveduto al solo raddoppio delle file esterne, mentre per l’area relativa allo scavo dell’interrato dell’Ospedale si è proceduto con l’installazione provvisoria di file centrali di wellpoint in modo da accorciare le zone d’influenza degli impianti.

A scavo eseguito in quota, si è poi provveduto all’installazione di due file longitudinali di wellpoint che attraversassero l’intero corpo di fabbrica sotto la platea di fondazione, tali da garantire asciutto per tutto il periodo di esecuzione dei cementi fino al raggiungimento del bilanciamento della sottospinta idraulica con il peso delle strutture.

Per la realizzazione di tutte le opere sotto falda sono state necessarie 46 stazioni di pompaggio che lavorassero in contemporanea oltre uno svariato numero di pompe per aggottamenti temporanei nelle aree del cantiere che copriva complessivamente circa 10 ettari, per cui questo intervento risulta essere uno tra i più grandi mai realizzati sul nostro territorio e probabilmente risulta essere anche uno dei più importanti a livello internazionale.